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Commodities: il rapporto di Currie ed i calabroni di Einstein.

Goldman Sachs Tower, at 30 Hudson Street, in J...

Goldman Sachs Tower, at 30 Hudson Street, in Jersey City. (Photo credit: Wikipedia)

Asti, 21 novembre 2013

Goldman Sachs è perentoria nelle sue dichiarazioni e prevede per le commodities un futuro tutt’ altro che roseo

Nei passati articoli abbiamo più volte citato il punto di vista di Jeffrey Currie sull’ oro e come ben sappiamo questi ha una vision molto negativa del metallo giallo al quale assegna target a 1050 $/t.oz. Potremmo pensare ad un particolare accanimento contro il prezioso minerale, ma non è così, poiché le previsioni negative riguardano anche altre materie prime. Quali? Vediamolo insieme!

I numeri di Jeffrey

Il noto analista ha stilato ieri un rapporto nel quale estende la sua vision negativa oltre che all’ oro anche ad Iron Ore, Copper , Soybeans e Corn, per i quali prevede un calo del 15% nel 2014; nel dettaglio il forecast di Currie prevede quotazioni pari a 950 USd/bu per i Soybeans (valore attuale 1291.5 USd/bu), $ 6200/ton per il rame (valore attuale $ 6968 sul mercato di Londra) e 108 $/ton per l’ Iron Ore (quotazione media attuale 135 $/ton); pollice verso, infine, anche per il già tanto martoriato Corn, il quale viene dato in calo a 375 USd/bu contro gli attuali 429.5 USd/bu.

Currie si mostra invece più clemente nei confronti del Brent, assegnandogli un outlook più stabile rispetto alle altre materie prime prese in esame con un obiettivo di prezzo per il 2014 pari a 105 $/bbl (valore odierno 110 $/bbl).

Le motivazioni

Currie, che non manca di puntualizzare come più volte Goldman Sachs avesse dichiarato un cambiamento di rotta a proposito delle materie prime, motiva le sue dichiarazioni facendo riferimento alla possibile riduzione dello stimolo economico da parte della Fed, riduzione che potrebbe avvenire in seguito ad un tangibile miglioramento dell’ economia a stelle e strisce che potrebbe espandersi del 2.6% nel 2014 (1.7% la crescita registrata quest’ anno).  Al termine della relazione un commento sulle condizioni dell’ economia della Cina, per la quale prevede una crescita stabile.

Che dire? Sicuramente un punto di vista autorevole e da non sottovalutare, ma i mercati negli anni ci hanno abituati a movimenti repentini ed improvvisi e talvolta contrari ad ogni previsione fatta anche dai più autorevoli analisti e poi ricordiamoci la famosa frase di A. Einstein sui calabroni: ” La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso “ vedremo nei prossimi mesi la qualità della struttura alare dei mercati e magari scopriremo che anche se saranno appesantiti da politica ed interessi avranno ali capaci di farli volare in alto.